La salute vien mangiando: gli alimenti funzionali

L’esistenza di un legame tra ciò che si mangia e lo stato di salute o lo svilupparsi di alcune malattie è conosciuto fin dall’antichità. Nel 400 a.C. Ippocrate di Kos diceva “lascia che il cibo sia la tua medicina e medicina sia il tuo cibo”.

Molti secoli dopo, nel 1747 d.C. un medico della Royal Navy britannica, di nome James Lind, osservò che, somministrando ai marinai succo di limone, era in grado di guarirli dallo scorbuto. Lind, pur non potendo sapere che lo scorbuto era una carenza di acido ascorbico, scoprì che la causa di tale malattia era l’alimentazione scorretta dei marinai che, a quei tempi, non potevano portare frutta fresca sulle loro navi.

 

Alcuni alimenti possono dunque influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche, contribuendo a:

• preservare o migliorare lo stato di salute e di benessere;

• ridurre il rischio di insorgenza di malattie (cardiovascolari, obesità, diabete mellito);

• modulare le funzioni cellulari;

• potenziare i sistemi di difesa dell’organismo.

Tali alimenti vengono definiti “funzionali”.

Gli alimenti funzionali sono alimenti caratterizzati da effetti addizionali dovuti alla presenza di componenti, generalmente non nutrienti, che interagiscono più o meno selettivamente con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo (biomodulazione): presentano, infatti, componenti “bioattivi” che si liberano nel corso dei processi digestivi o di preparazione alimentare. Nessun alimento funzionale può sostituire un farmaco, in quanto la sua funzione è quella di prevenire gli stati patologici, non curarli: esso è in grado di migliorare le funzioni fisiologiche dell’organismo e prevenire le malattie.

Alimenti funzionali sono sia cibi che contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi o fibre alimentari, che prodotti alimentari addizionati con sostanze biologicamente attive, come i principi attivi di origine vegetale o altri antiossidanti e probiotici che hanno colture vive dotate di proprietà benefiche.

Più precisamente, le proprietà che rendono l’alimento “funzionale” sono dovute a:

a) composti naturalmente presenti nell’alimento (in questo caso parliamo di alimenti funzionali naturali). Ad esempio:

Caffè: caffeina,  

Vino: polifenoli  

Aglio: allicina

Frutta fresca: carboidrati, minerali, fibre (pectine emicellulosa), vit. A, C, B;

Frutta secca: ac.alfa linolenico, vit.E

Verdura: fibra, minerali (ferro,magnesio,potassio,calcio), vit.A, gruppo B,C,K,

Latte: calcio, lattosio, grassi saturi (la maggior parte) e insaturi, minerali, vit. idro e liposolubili;

Olio di oliva: polifenoli e tocoferoli, ac.grassi mono e polinsaturi, vit.A ed E;

Cioccolato fondente: epicatechina, minerali (calcio, magnesio, fosforo), vit. idro e liposolubili oltre a carboidrati e grassi

Yogurt: vit. del gruppo B, calcio, vit. P, fermenti lattici e probiotici

 

 

 

b) composti presenti nell’alimento ma arricchiti, o non presenti nell’alimento ma aggiunti (rispettivamente, parliamo di alimenti funzionali arricchiti e alimenti funzionali supplementati). Ad esempio:

Cereali con folati

Yogurt con probiotici o fitosteroli

Latte con vitamine

Pane con vitamine

Succhi di frutta con vitamine

 

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Dr. Raffaele Pianori

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