L'alimentazione di uno skipper solitario in mezzo all'Oceano

Abbiamo incontrato lo Skipper Michele Zambelli nel 2013 quando preparava la sua prima MiniTransat, la traversata in solitaria dell'Oceano atlantico fatta su imbarcazioni di Classe Mini. Ci ha affascinato la voglia di esplorare e il coraggio di un ragazzo che a 23 anni decideva di partire, con la sua Mini lunga 6,5 metri, per sfidare l'oceano e se stesso per 2500 miglia dalla Francia a Guadalupe. Oggi Michele sta partecipando alla sua seconda Minitransat e siamo orgogliosi di aver contribuito con la nostra consulenza a preparare uno degli aspetti più importanti per chi fa questo tipo di sport: l'alimentazione.

Riportiamo qui di seguito un articolo che è stato appena pubblicato sul sito di www.michelezambelli.it in cui è descritta la vita a bordo e l'alimentazione di uno skipper solitario in mezzo all'Oceano.

 

"Alimentazione e sonno in Oceano"

05.11.2015

Uno degli aspetti che incuriosiscono maggiormente i fans di tutte le età che seguono Michele è la sua alimentazione a bordo di Illumia 788 durante la regata. 
Cosa mangia uno skipper in mezzo all'oceano? 
Quanti pasti riesce a fare durante il giorno? 
E di notte?
Cerchiamo di rispondere a queste curiosità presentando il menù di bordo di Michele.



Per colazione si parte con un caffè solubile, biscotti secchi e per i primi giorni un'arancia. Quest'anno Michele avrà anche a disposizione una colazione liofilizzata da consumare ogni due giorni di navigazione.
Michele si concederà per pranzo l'unico pasto caldo della giornata, utilizzando dei liofilizzati che acquista in un negozio specializzato a Lorient. 
Il suo preferito è "pasta alla bolougnese" che non assomiglia molto alla nostra pasta ma ci ha assicurato che in mezzo al mare lo fa sentire un po' più vicino a casa. 

Durante la giornata farà poi deipiccoli spuntini composti  barrette energetiche a base di frutta secca e cioccolato, carne secca, affettati romagnoli conservati in confezioni sottovuoto, e le famose"schiacciatine" in mono porzioni, che nel 2013 furono essenziali durante il passaggio lungo la costa del Portogallo, quando le condizioni meteo erano molto impegnative. 



Nel 2013 il punto critico è stata la cena. 
Michele per evitare che il cibo gli desse sonnolenza durante la notte, rischiando di alterare i turni di veglia e riposo, cercava di non mangiare niente dalle 18 fino alle 6 del mattino arrivando spesso alla colazione sfinito e molto affamato. 

Quest'anno invece utilizzerà dei frullati in polvere per fare due pasti durante la notte.
Per un viaggio così lungo una alimentazione bilanciata e corretta è fondamentale e Michele quest'anno ha deciso di preparare la cambusa con il Dottor Raffaele Pianori, esperto di nutrizione per sportivi e integratori.

Dottore qual è l'aspetto più importante in una regata di questo genere?
Michele ha un dispendio di energie enorme nelle sue giornate a bordo e inoltre, a differenza di tutti gli altri sportivi, non ha un tempo di recupero e riposo sufficiente. In pratica è come se facesse venti giorni di maratona senza soste. E' quindi importantissimo che la sua alimentazione a bordo gli fornisca le calorie necessarie e lo aiuti a recuperare la stanchezza.

Come avete deciso di fare?
Abbiamo studiato insieme i valori nutrizionali dei famosi liofilizzati e abbiamo scelto di alternarli a prodotti per sportivi molto energetici e ricchi di vitamine e sali minerali. Michele non avrà a disposizione frutta fresca e verdura  che sono fonti essenziali di vitamine per cui andremo a integrarle nella sua dieta con barrette arricchite e prodotti solubili da aggiungere all'acqua.

Molti si chiedono come Michele sia in grado di regolare il sonno durante la notte. Una corretta alimentazione può essere un aiuto in questo?
Il nostro skipper ha doti fisiche e soprattutto psicologiche che noi umani non abbiamo. Certamente però regolare l'alimentazione sia durante il giorno che durante la notte aiuta il suo organismo ad adattarsi. Abbiamo scelto di fare durante il giorno spuntini energetici ogni due ore in modo da mantenere il suo metabolismo sempre attivo ma con bassi carichi di lavoro. Quando mangiamo un piatto di pasta tutte le funzioni del nostro organismo rallentano per favorire la digestione che è una attività molto complessa. Questo è il motivo della sonnolenza classica del dopo pranzo che però Michele non può permettersi di avere.


E per la cena qual è la strategia?
Per la notte quest'anno, per la prima volta, Michele testerà un frullato proteico. Questo prodotto per sportivi  è a base di sole proteine del latte e amminoacidi. Le proteine hanno una resa calorica  molto elevata e gli amminoacidi aiutano il metabolismo delle proteine e il recupero della stanchezza accumulata durante il giorno. La speciale formulazione di questo frullato permette un graduale rilascio delle proteine limitando al massimo il lavoro dell'apparato digerente e una costante fonte di energia.

www.michelezambelli.it

 

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